Non la ripartenza che Giulio Ciccone sperava dopo il primo giorno di riposo del Giro d’Italia 2021. Apparso sinora brillante, concedendo solamente pochi secondi ad un Egan Bernal sempre in prima linea in salita, l’abruzzese partiva stamani da Perugia in quarta posizione in classifica, a 37 secondi dal colombiano in Maglia Rosa. Verso Montalcino tuttavia le cose non sono andate come sperava, con le accelerazioni delle squadre avversarie, ma soprattutto della Ineos Grenadiers e della Maglia Rosa stessa che gli sono risultate indigeste. Cinque chilometri di troppo oggi per il leader della Trek – Segafredo che ha pagato al traguardo un ritardo di 4’56” dal vincitore Mauro Schmid e 1’49” dallo scatenato Bernal, sempre più leader della corsa. Il classe 1994 è ora così ottavo in classifica, con un ritardo di 2’24”.
“È stata una giornata no, come purtroppo può capitare in un grande giro e, specialmente, quando riparti dopo il giorno di riposo con una tappa così impegnativa – commenta dopo la corsa – Purtroppo le sensazioni sono state opposte a quelle avute fino a lunedì. Mi sono difeso bene fino ai -5 km, grazie anche al prezioso lavoro dei compagni che mi hanno tenuto sempre davanti. Ma le gambe non erano brillanti come i giorni scorsi. Oggi ho pagato, ma so che la condizione c’è, è buona. Voltiamo pagina e, con la stessa serenità con cui ho corso finora, rimango fiducioso per le prossime tappe”.
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